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TERZA ELEMENTARE I CONTRARI paperino che saluta

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Gli aggettivi vengono tradizionalmente divisi in due classi:

aggettivi qualificativi (forte, "grande", bello, rettangolare, parco, goloso, giallo, vecchio etc);
aggettivi determinativi o indicativi, che specificano il nome su piani diversi da quello qualitativo e si dividono a loro volta in:

aggettivi possessivi (mia, vostre, suo etc);
aggettivi numerali (cardinali: due, trentatré etc; ordinali: primo, quarantatreesimo etc);
aggettivi dimostrativi (questo, quello etc);
aggettivi indefiniti (alcuni, tutti, nessuna, pochi etc);
aggettivi interrogativi ed esclamativi (quale?, quanti?, quale gioia!, ma che onore! etc).

Gli aggettivi qualificativi esprimono una specifica qualità del nome cui corrispondono: aspetto, colore, forma, grandezza, ma anche qualità morali o intellettuali.
I determinativi rinviano piuttosto a nozioni quali quelle di appartenenza o di quantità (definita o meno) o, ancora, hanno funzione deittica.

I qualificativi sono una lista "aperta", cioè indefinitamente dilatabile, secondo il principio della produttività delle lingue, mentre i determinativi sono una lista "chiusa".

L'inserimento tra gli "aggettivi" di alcune di queste categorie è per molti versi convenzionale, in quanto numerali, indefiniti e interrogativi hanno diverse caratteristiche proprie che, in linguistica generale, ne fanno delle categorie distinte dall'aggettivo. Per esempio, in italiano tendono a porsi sempre prima del nome (come i determinanti). Se preceduto da un artticolo determinativo l'aggettivo diventa sostantivo (definito aggettivo sostantivato), ad esempio: l'inconscio.

L'aggettivo, in rapporto al nome, può avere due funzioni:

attributiva quando si unisce direttamente al nome
predicativa quando, in un predicato nominale, costituisce la parte nominale, congiunta al soggetto dalla copula.


Fonte WIKIPEDIA

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Collega con una freccia al CONTRARIO giusto

Nella grammatica italiana, l'aggettivo qualificativo, come indica il nome, specifica la qualità di un nome, un pronome o un intero sintagma. Costituisce il nucleo del sintagma aggettivale.

Si deve distinguere l'aggettivo qualificativo dagli altri aggettivi, ovvero i "determinativi", o più precisamente: i dimostrativi, i possessivi, gli indefiniti, i numerali, che hanno carattere di determinante.
Per i grammatici, i determinanti specificano il nome (il nome rinvia allora ad un referente e non a sé stesso), mentre l'aggettivo qualificativo caratterizza il referente indicato dal nome, dandogli una qualità particolare.
Una volta accettata questa distinzione, converrà considerare gli "aggettivi determinativi" nella categoria dei determinanti e lasciare il nome "aggettivo" al solo aggettivo qualificativo. Qualche grammatico propone addirittura di usare il solo termine "qualificativo" in funzione nominale.

Per quanto riguarda le forme al plurale, l'aggettivo segue le regole del plurale dei sostantivi nella lingua italiana, anche se con minore varietà di forme.


Fonte: Wikipedia

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