giochi gratis di enigmistica per bambini

categoria:
STORIE PER BAMBINI

LE MIE STORIE
il coniglietto curioso
coniglietto che corre

Come stampare
Home favole
Cambia categoria
Categoria succ.->

Storia dedicata alle piccole grandi curiosità dei nostri cuccioli.


 
IL CONIGLIETTO CURIOSO

C'era una volta un coniglietto che si chiamava Pompom.
Era sempre sorridente e amava tanto saltare e giocare.
La sua mamma gli diceva spesso:"Mi raccomando Pompom non allontanarti troppo, gioca qui in giardino con le tue sorelle e i tuoi fratelli...". Ma lui voleva vedere che cosa ci fosse oltre la grande siepe verde che circondava il giardino di casa; era tanto curioso e un giorno si decise...saltò oltre la siepe!
Vide un sentiero fra gli alberi, tante farfalle variopinte volare di fiore in fiore, uno stormo di uccellini che giocava tra le nuvole e disse: "Com'è bello qui! uccellino blu che vola
Fra sè e sè pensò che si sarebbe guardato solo un pochino in giro perchè non voleva disubbidire alla mamma. s
All'improvviso, uno scoiattolo con una grande coda gli passò accanto correndo e Pompom saltò dalla paura. Sentì la mamma che lo chiamava per la cena e stava per tornare indietro quando un altro scoiattolo passò di lì correndo a più non posso.E poi un altro...un altro...e un altro ancora!
Pompom, incuriosito, li seguì mentre si chiedeva perchè mai andavano tutti così di corsa.
In breve tempo si ritrovò in mezzo ad un fitto bosco; era sempre più buio e freddo...
Gli scoiattoli erano spariti dentro le loro tane e Pompon decise che era meglio tornare sui suoi passi...ma da che parte era venuto? Dove erano le farfalline? E il sentiero?
Si stava facendo buio e Pompom iniziò a tremare dalla paura. Piangeva e diceva: "Aveva ragione la mia mamma, non dovevo allontanarmi...mamma vieni a prendermi..."
Piangeva e tremava...tremava e piangeva...

Improvvisamente tuonò; un lampo illuminò il bosco che tornò subito buio mentre iniziava a cadere una fitta pioggia.
Pompom era disperato, infreddolito e impaurito.
Ad un certo punto, sentì una voce che diceva:"Pompom...vieni qui, presto!".
"Chi mi chiama?", chiese Pompom con un filo di voce.
"Sono qui, sbrigati che fa freddo!".
La voce sembrava spazientita e così Pompom si avvicinò ad un albero da dove gli sembrava arrivassero quelle parole.
"Forza, entra che mi bagno tutta!" e Pompom vide un buco sull'albero da cui usciva una lucina. Fece un balzò e vi entrò.
Immediatamente si chiuse, sbattendo dietro di lui, una porticina e disse: "Ma dove sono?".
"A casa mia!", disse la voce che continuò dicendo:"io sono Scoiattolina e tu sei incosciente perchè hai disobbedito alla tua mamma che starà piangendo per te ora".
Pompom sapeva che aveva ragione e si rattristò pensando alla sua mamma addolorata. "Stavamo scappando tutti nelle nostre tane perchè stava per arrivare il temporale ma tu, curiosone che non sei altro, non ti sei nemmeno accorto delle nuvolone nere!", continuò Scoiattolina molto arrabbiata.

Nessuno dei due disse più nulla: Pompom era tanto triste e Scoiattolina sentiva che era sinceramente pentito. Si sdraiarono uno accanto all'altra per scaldarsi, spensero la candela e ascoltando il vento che soffiava forte,si addormentarono.

La mattina dopo Pompom non vedeva l'ora di tornare a casa e pregò Scoiattolina di fargli ritrovare il sentiero giusto.
In un battibaleno arrivarono alla grande siepe verde e con un balzo Pompom la saltò. Correva a più non posso verso la sua casetta e urlando un "grazie Scoiattolina" che fu udito da tutta la vallata.
Vide la sua mamma seduta tutta triste sulla soglia della porta; iniziò a chiamarla e labunnies mamma,appena lo vide, gli corse incontro e lo abbracciò forte forte.Gli altri coniglietti guardavano la scena da dietro una finestra e furono felici di veder tornare il loro fratellino.
Piangevano tutti dalla gioia e la mamma disse a Pompom che era stato sciocco ad allontanarsi e che era quasi morta di paura!
Pompom le rispose che lo aveva capito e promise che non l'avrebbe fatto mai più.

La mamma rasserenata, lo coccolò a lungo e poi, tutti insieme, mangiarono dell'erbetta fresca.
Dopo l'erbetta la mamma dava sempre loro una carotina tenera tenera ma quel giorno Pompom non l'ebbe...
"Ma mamma - disse -io la carotina non ce l'ho e loro si!"
"Lo so - rispose la mamma- e non l'avrai nemmeno domani! Faccio tanta fatica a trovare queste carotine così deliziose e tenere e solo chi è obbediente le può mangiare".
Pompom capì e si rassegnò. La mamma tirò un sospiro di sollievo pensando:"chissà se gli scoiattoli mangiano carote..."

  escargot tortues

Scritto da: Vania Vio
Tutti i diritti sono riservati. Vietato qualsiasi utilizzo al di fuori della stampa per lettura momentanea.

 


HOME PAGE
- TORNA IN CIMA ALLA PAGINA







TORNA SU